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Toronto Bridge e All on Four: quali sono i vantaggi

Dr. Giorgio Bormida
di Giorgio Bormida
Ripristinare un’intera arcata dentale è possibile: scopriamo le protesi Toronto Bridge e All on Four, i vantaggi che hanno e le loro applicazioni.
Toronto Bridge e All on Four

Che cos’è la Toronto Bridge?

La Toronto Bridge è una protesi avvitata su impianti dentali, che permette di ripristinare un’intera arcata dentale sia superiore sia inferiore.

Il nome significa “Ponte di Toronto” e deriva dalla città in cui il ricercatore svedese Per-Ingvar Brånemark, assieme al suo team, la presentò durante un convegno. 

Questa protesi è di tipo fisso, e la sua particolarità è che sostituisce sia i denti mancanti sia l’osso e la gengiva che sono andati perduti.

La protesi, quindi, è composta da una flangia rosa, che sostituisce la base ossea su cui sono montati i denti.

La protesi viene fissata agli impianti, cioè vengono prima collocati gli impianti,  e poi su di essi viene montata la protesi. 

Le protesi Toronto Bridge possono sostituire sia un’arcata completa che la mancanza di alcuni denti quando sia stato perso molto tessuto di sostegno.

Negli ultimi anni hanno avuto molta fortuna le protesi supportate da un ridotto numero di impianti che possono essere 4 “all on four” tipicamente nell’arcata inferiore o 6 impianti dentaliall on six”, normalmente utilizzata nell’arcata superiore. 

Questo tipo di protesi permette di poter fissare da 10 a 14 nuovi denti per arcata anche quando sia presente una grave atrofia ossea, cioè sia rimasto davvero poco osso.

Toronto Bridge caso clinico
All-on-4 superiore

Questo tipo di protesi presentano, come sempre, vantaggi e svantaggi. Quando è presente osso in abbondanza sarà il medico a decidere il numero ideale degli impianti daposizionare.

Questo tipo di protesi garantisce una stabilità sufficiente per una corretta distribuzione delle forze masticatorie; la scelta se mettere 4, 6 o più impianti dentali dipende dalla situazione clinica del paziente.

Quando i denti da sostituire sono meno da caso a caso si sceglierà il numero di impianti ideale per quella situazione.

Toronto Bridge caso clinico
Toronto Bridge per sostituire 3 denti superiori con atrofia ossea

Quali sono i vantaggi della Toronto Bridge?

La Toronto Bridge ha pro e contro. Partiamo dai ha questi vantaggi:

  • Possiede stabilità: a differenza della comune “dentiera”, la Toronto Bridge non traballa perché è una protesi fissata su impianti e ciò permette di masticare in maggior libertà senza problematiche e senza avere la paura che la protesi si possa staccare;
  • È economicamente vantaggiosa: è, infatti, meno costosa di altre soluzioni implantologiche, perché posiziona il massimo numero di denti con la minima quantità di impianti;
  • Si possono avere denti nuovi subito, grazie al metodo del carico immediato dove si possono posizionare i denti provvisori subito dopo aver messo gli impianti, quindi in una sola seduta. Si tratta di un grande passo avanti perché in passato bisognava aspettare quattro o sei mesi prima di poter indossare la protesi (quattro mesi per l’arcata inferiore e sei mesi per l’arcata superiore);
  • L’estetica è personalizzabile: può essere realizzata con diversi gradi di qualità e colori, in base alle esigenze cliniche ed economiche del paziente;
  • Quando viene utilizzata per sostituire alcuni denti ha il vantaggio di evitare complessi interventi di rigenerazione ossea che hanno tempi molto lunghi e che, spesso, richiedono più operazioni.
Toronto Bridge caso clinico
Toronto Bridge per sostituire 6 denti anteriori a seguito di un trauma

Quali sono gli svantaggi della Toronto Bridge?

La Toronto Bridge possiede però anche alcuni svantaggi, che sono trascurabili per la maggior parte dei pazienti:

  • Una igiene orale iniziale non semplicissima, in quanto bisogna utilizzare degli strumenti specifici, ma sono abitudini che col tempo risulteranno di facile routine. Peraltro limitando il numero di impianti talvolta l’igiene è più semplice che in riabilitazioni più complesse con un maggior numero di impianti;
  • Può essere posizionata solamente su ossa mascellari sane e stabili che diano buon affidamento per l’integrazione e la salute degli impianti; in caso contrario esistono tecniche di rigenerazione del tessuto osseo che risolvono questo problema;
  • Si usa gengiva “finta”, che ha la funzione di supplire alla mancanza d’osso. Questo perché, dopo un periodo più o meno lungo di assenza di qualche dente, l’osso mascellare si assottiglia e diminuisce in altezza. In questo modo, per garantire una masticazione corretta ed un’estetica naturale, viene inserita una parte di gengiva finta che occupa lo spazio creato dal riassorbimento dell’osso e si appoggia alla gengiva naturale: tutto questo è necessario per la costruzione di un’architettura adeguata della protesi;
  • L’unica vera controindicazione è quando c’è una linea del sorriso molto alta, cioè quando ridiamo mostriamo molta gengiva. In questi casi, talvolta, risulterebbe visibile la linea di passaggio tra la “gengiva finta” e quella vera. Se questo non è evitabile è meglio optare verso un altro tipo di protesi perché il difetto estetico sarebbe davvero fastidioso.


Normalmente la linea di passaggio tra la gengiva finta e quella vera è nascosta dalle labbra e l’aspetto è molto naturale.

Inoltre, la gengiva finta nasconde gli impianti dentali inseriti nell’osso, dando un alto effetto estetico.

Come pulire una protesi Toronto Bridge

Ripristinare il proprio sorriso con una protesi Toronto Bridge è un investimento importante per la salute del cavo orale.

Una volta conclusa la procedura, però, bisogna “prendersi cura” di questa nuova protesi: se si vuole che la Toronto Bridge abbia una lunga durata, è fondamentale mantenere una scrupolosa igiene orale quotidiana. 

Quando si mangia, i batteri si depositano tra i tessuti che circondano la protesi e gli impianti; con il tempo possono nascere infezioni, note col nome di perimplantite, che possono condurre a un fallimento implantare e alla prematura perdita degli impianti che sostengono la protesi.

Esistono però gli strumenti giusti per pulire accuratamente la protesi, vediamole insieme.

Le cinque regole da seguire per la pulizia della Toronto Bridge sono:

Lavarsi i denti con uno spazzolino elettrico

Bisogna essere costanti e precisi nella pulizia quotidiana, lavando almeno tre volte al giorno i denti con uno spazzolino elettrico, che è più efficace nel rimuovere la placca dentale. 

La tecnica corretta di spazzolamento per una Toronto Bridge è quella di iniziare a spazzolare dalla sua parte più estetica, cioè quella esterna e visibile, in modo da dare alla dentatura un aspetto più curato.

Bisogna quindi inclinare lo spazzolino di 45 gradi, esercitando un movimento rotatorio, per eliminare la placca da tutta la superficie della protesi. 

La parte però in cui ci si deve maggiormente focalizzare, però, è quella dove la protesi appoggia alla gengiva, perché questa è la zona in cui i batteri si annidano più facilmente, cercando di entrare all’interno dei tessuti che sostengono gli impianti, provando così a danneggiarli.

Passare lo scovolino

Lo scovolino è una sorta di bastoncino con setole che serve per pulire ulteriormente gli interstizi tra la protesi e i tessuti parodontali.

Ne esistono di varie misure e diametri e quello più adatto è lo scovolino che riesce a entrare nello spazio tra la protesi Toronto Bridge e la gengiva con un minimo di fatica, deve trovare resistenza per detergere bene le superfici e rimuovere i residui, senza, però, provocare né dolore né sanguinamento. 

Per utilizzarlo correttamente va fatto un movimento sia dall’esterno della bocca verso l’interno, sia dall’interno verso l’esterno.

Passare un filo interdentale specifico

Si tratta del superfloss, un filo interdentale ideale per pulire le protesi dentarie dove i denti sono uniti fra loro, come appunto nella, Toronto Bridge. 

Questo superfloss ha un’estremità più rigida del filo interdentale tradizionale e in questo modo risulta più facile l’inserimento negli interstizi dei denti. 

Per utilizzarlo correttamente, bisogna inserire l’estremità rigida nello spazio tra gli impianti dall’esterno verso l’interno della bocca, poi trascinare il filo fino a che la parte spugnosa non si trova in corrispondenza dell’impianto.

Infine, con la parte spugnosa del filo bisogna “abbracciare” l’impianto formando una “C” attorno ad esso e fare dei movimenti avanti e indietro. 

Bisogna utilizzare il filo interdentale superfloss almeno due volte al giorno, prestando attenzione a pulirlo sotto l’acqua ogni volta che lo si inserisce in un impianto.

In questo modo si può rimuovere la placca senza correre il rischio di trasferirla da un sito infiammato a uno sano.

Infine, ai pazienti viene consigliato anche di applicare un po’ di gel disinfettante nella zona trattata mentre si pulisce, in modo da disinfettare la gengiva.

Eseguire periodicamente l’igiene orale professionale dal dentista

Tutti gli strumenti visti qui sopra, se usati correttamente e con costanza, possono diminuire la probabilità di perdita degli impianti prima del tempo.

Però non sono sufficienti per eliminare tutta la placca che si annida sulla superficie degli impianti.

Di conseguenza, è buona abitudine recarsi periodicamente dal dentista per eseguire un’igiene orale professionale. 

Una volta all’anno o ogni due anni è consigliato svitare la protesi per effettuare una pulizia professionale più accurata di protesi e impianti.

Talvolta è anche consigliabile sostituire le viti di fissaggio della protesi.

Da ultimo, ma non per importanza, bisogna ricordarsi di valutare regolarmente lo stato di usura dei vari strumenti utilizzati per l’igiene orale quotidiana e di sostituirli al primo segnale di inefficienza.

Sarà l’igienista a mostrarti gli strumenti più corretti per te e ad insegnarti la tecnica di utilizzo oltre a darti tutti i consigli per mantenere al meglio la tua Protesi Toronto.

Quanto costa una protesi Toronto Bridge?

Una Toronto Bridge ha costi variabili e dipende da quanto è articolato l’intervento e dalla sua complessità, dai materiali utilizzati e dalle personalizzazioni desiderate dal paziente.

Qual è la differenza tra Toronto Bridge e All on Four?

Nella tecnica “All on Four”, a differenza della Toronto Bridge tradizionale, si usano quattro impianti ma due  o più di essi vengono inclinati per sfruttare nel modo più vantaggioso possibile l’osso disponibile.

Nell’arcata superiore si inclinano per evitare di intaccare il seno mascellare, cioè quella cavità “nera” che si vede nelle radiografie e che corrisponde alla zona sottostante l’occhio. 

Anche nell’arcata inferiore si usano impianti inclinati per evitare la vicinanza col nervo alveolare inferiore.

Fin dalla sua nascita, la Toronto Bridge ha portato una rivoluzione nel campo della riabilitazione dentale, soprattutto in quei pazienti a cui mancano tutti i denti in un’arcata oppure quando i denti sono tutti compromessi e irrecuperabili.

Considerata la ridotta invasività dell’intervento e la stabilità che questo tipo di protesi conferisce, la Toronto Bridge è senza dubbio la miglior soluzione per chi vuole tornare a masticare e sorridere come prima. 

(Approfondisci anche leggendo questo articolo).

Toronto Bridge e All on Four
All on Four

Valutare il miglior specialista a cui affidarsi

Bisogna affidarsi alle mani di un esperto come quelle del Dottor Alessandro Agazzi, specialista in Chirurgia maxillo-facciale e responsabile della Chirurgia orale e Implantologia presso lo studio Bormida. 

Il Dott. Agazzi, grazie alla sua grande esperienza clinica e quella sviluppata in sala operatoria, possiede una sicurezza e un’abilità chirurgica importanti, che fanno di lui uno specialista della materia ad alto livello, oltre a possedere un’attenzione precisa e dettagliata per le richieste e le esigenze del paziente.

Se hai tanti denti mancanti o compromessi e vuoi ripristinare il tuo sorriso con una soluzione moderna che ti garantisca maggior comfort e stabilità, oltre che maggior libertà nell’affrontare la vita di tutti i giorni, non esitare a contattarci. 

Al giorno d’oggi ci sono soluzioni alternative alla classica “dentiera”, come Toronto Bridge e “All on Four”, che attraverso l’utilizzo di impianti dentali, garantiscono protesi fisse di alta qualità e performance per il paziente.

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