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Bruxismo: perché accade e come si cura

Dr. Giorgio Bormida
di Giorgio Bormida
Il bruxismo è un’attività ripetitiva che causa il digrignamento dei denti e la loro usura. Scopri perché accade e come curarlo.
Bruxismo: come si cura

Il bruxismo (termine che deriva dal greco antico “digrignare”) è un’attività ripetitiva dei muscoli masticatori che consiste nell’atto di stringere le arcate dentarie, digrignare i denti (stringere, quindi, con un contemporaneo movimento della mandibola), contrarre contemporaneamente i muscoli che aprono e chiudono la bocca anche senza il contatto dentale.

Si tratta di un’attività involontaria, che può manifestarsi sia di giorno che di notte e che interessa particolarmente bambini e adulti (soprattutto tra i 25 e i 45 anni).

Fenomeno molto più comune di quanto si pensi, se non adeguatamente trattato può rovinare i denti e incidere negativamente sulla nostra qualità di vita.

Il bruxismo è sempre stato considerato un disturbo o una parafunzione. Negli ultimi anni, tuttavia, la letteratura ha iniziato a considerarlo come un comportamento e non come un disturbo. Questo perché costituisce un fattore di rischio per alcuni problemi ma sembra che sia anche un fattore di protezione per altri.

principali problemi a cui è legato sono:

  • l’ipertrofia di alcuni muscoli
  • l’usura dentale
  • la frattura dentale
  • la sensibilità dentale
  • problemi all’articolazione temporomandibolare

Gli effetti positivi che invece sono stati proposti sono:

  • Stimolazione delle ghiandole salivari che previene o contrasta l’iposalivazione
  • Stimolazione delle strutture ossee con conseguente prevenzione dell’osteoporosi
  • Aumento della pervietà delle vie aeree superiori con prevenzione delle apnee
  • Aumento dell’attività muscolare dei muscoli masticatori che previene il declino cognitivo.

A cosa è dovuto il bruxismo?   

Ad oggi non è ancora stata individuata una causa specifica per l’insorgere del bruxismo. Il fenomeno risulta però correlato a molteplici fattori, quali:

  • Stress, ansia o disagi psicologici
  • Disturbi del sonno (come apnee notturne o russamento)
  • Disallineamento delle arcate dentarie (malocclusione)
  • Assunzione di alcuni tipi di farmaci
  • Abuso di alcol o caffeina, assunzione di droghe, fumo.

Come si fa a capire se si soffre di bruxismo?         

Dato che di solito lo fa involontariamente e perlopiù durante il sonno, chi “bruxa” fatica ad accorgersene autonomamente e il problema può protrarsi per anni senza essere associato ai suoi sintomi.

Ci sono però dei segnali che, se adeguatamente considerati, possono portare a diagnosticare il bruxismo. Questi sono:

  • Dolore e affaticamento della mandibola, male alle orecchie, infiammazione delle articolazioni temporomandibolari (che collegano cranio e mandibola)
  • Mal di testa, capogiri, cervicale, mal di schiena e alterazioni della postura
  • Usura e, in casi gravi, rottura dello smalto dentale.

 Come si può curare il bruxismo? 

Non appena si riconoscono i sintomi del bruxismo è consigliabile rivolgersi ad uno specialista per una corretta diagnosi.

Un odontoiatra che abbia delle competenze in gnatologia (disciplina che studia i rapporti tra cranio e mandibola e le patologie ad essi correlate) potrà analizzare approfonditamente la situazione e suggerire il percorso di cura più adatto per correggere e prevenire il problema.

Come funziona il bite per il bruxismo?

Solitamente, la terapia più proposta (perché immediata ed efficace, anche se palliativa) è l’utilizzo di un bite, dispositivo in resina che si applica sull’arcata superiore dei denti, di cui prende perfettamente la forma.

Con la sua superficie liscia, il bite per il bruxismo fa sì che i denti, quando le due arcate si trovano a contatto, possano scivolare l’uno sull’altro senza toccarsi direttamente e senza trovare ostacoli. In questo modo li protegge dall’usura e allenta contemporaneamente la tensione dei muscoli della mandibola, favorendone il rilassamento.

Come curare il bruxismo in modo naturale?           

Come abbiamo visto, il bite è uno strumento per contrastare nell’immediato i sintomi del bruxismo. Esistono però altri accorgimenti che si possono mettere in atto per lavorare sui diversi fattori che scatenano questo comportamento:

  • Prendersi cura di sé dedicando del tempo a relax e attività fisica.
  • Affrontare con uno specialista eventuali disagi psicologici.
  • Avere cura del proprio sonno. Evitare attività stressanti prima di coricarsi, ridurre il consumo di alcool e caffeina, smettere di fumare.
  • Se ci si accorge di serrare o digrignare i denti durante il giorno, cercare di correggersi. Esiste anche una app (BruxApp) che può aiutare a capire se durante il giorno si stringono o digrignano i denti tramite l’invio di allarmi random che hanno lo scopo di richiamare l’attenzione sulla bocca. In questo modo si può capire se si ha questa abitudine o meno, la si può monitorare e, migliorando la propria consapevolezza, si può controllare se nel tempo diminuisce. L’app può essere utilizzata anche per controllare altre abitudini o l’efficacia di altri presidi terapeutici.

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